02 Giugno 2017

La globalizzazione fa molto bene alle imprese. E ai lavoratori?

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Nel tempo in cui la globalizzazione, intesa come internazionalizzazione delle risorse e dei commerci, finisce all'indice è interessante leggere un approfondimento che l'Istat ha dedicato, nel suo ultimo rapporto annuale, alle nostre imprese esportatrici. Il tema è interessante perché il nostro export, pure se ancora sottotono rispetto ai primi anni 2000 (vedi grafico), è stato di fatto il settore che ha consentito la tenue ripresa degli ultimi anni e la sostanziale tenuta dei nostri conti esteri. Osservare quindi come la crisi abbia mutato le dinamiche delle nostre imprese esportatrici è un ottimo esercizio per capire anche come...

03 Maggio 2017

Lunga vita ai capitalisti cinesi, che adorano il made in Europe

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Come riportato dalla Lega Calcio, sabato 15 Aprile il "derby di Milano" e’ stato visto da oltre 862 milioni di spettatori; dall’Italia all’Australia, dal Brasile al Giappone, dall’Argentina alla Cina, il mondo intero ha seguito lo spettacolo calcistico andato in scena allo stadio Giuseppe Meazza. Fino ad oggi, stando ai dati di Auditel, l’evento televisivo di maggior ascolto registrato nel nostro paese rimane quello rilevato durante la semifinale dei campionati del mondo di “Italia ’90” tra gli Azzurri di Totò Schillaci e l’Argentina di Maradona. Quella partita, persa dagli Azzurri ai rigori, fu vista da circa 27...

04 Dicembre 2015

Europa in bilico tra amico americano e Cina, che cosa rischiano i nostri soldi?

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Quando si valuta il rischio di un investimento sovente il punto di attenzione principale riguarda il “rischio mercato” fortemente legato al “rischio Paese”. L’apertura dei mercati di sbocco e il quadro normativo di riferimento di un Paese sono infatti elementi essenziali nel poter definire il profilo di rischio-rendimento di un investimento e conseguentemente esprimerne un rendimento atteso. Tutto questo però oggi risulta in forte evoluzione. Risulta infatti più corretto parlare di rischio geopolitico, infatti il futuro della ricchezza di una nazione dipenderà dalla leadership della propria classe dirigente e quanto questa...

23 Settembre 2015

La forza dell'export italiano genera vantaggi di sostanza e spiega anche lo spread stabile

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Da sempre Paese trasformatore, in assenza di materie prime, l’Italia ha dovuto esportare per poter stare a galla. L’Istat ha pubblicato i dati aggiornati sul commercio estero al 31 luglio 2015  che rafforzano la convinzione che il sistema manifatturiero italiano è la base della ripresa economica. La Banca d’Italia nel Supplemento al Bollettino Statistico n. 49 del 18 settembre  evidenzia che “nei dodici mesi terminanti a luglio 2015 il saldo di conto corrente è stato pari a 36,2 miliardi di euro (2,2 per cento del PIL), in forte aumento rispetto ai dodici mesi precedenti (23,1 miliardi). Il miglioramento prosegue una tendenza...

08 Settembre 2015

Nemmeno la crescita del costo del lavoro frena il surplus tedesco

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Alcuni dati diffusi dall'istituto di statistica tedesco Destatis consentono di scorgere una semplice evidenza: l'incredibile potenza commerciale della Germania, che non scema neanche sotto la pressione di un aumento del costo del lavoro e delle importazioni. I dati relativi al commercio tedesco sono relativi al luglio del 2015 e confrontandoli con quelli di un anno prima scopriamo alcune cose. La prima è che l'aumento dell'import, cresciuto dal valore di 535,3 miliardi del periodo gennaio-luglio 2014 ai 553,4 dello stesso arco di tempo del 2015, è stato più che compensato da quello dell'export, salito da 657,4 miliardi a 702,2....

01 Giugno 2015

Export, la Germania è un esempio da imitare?

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Che la Cina sia il più grande esportatore di beni del mondo non è una grande sorpresa, vedere la Germania che sta raggiungendo gli Stati Uniti lo è invece decisamente di più e merita di tornare ad osservare la dinamica mondiale dei commerci con l'estero. Riprendendo il discorso di un post precedente vediamo per i paesi del G7 e la Cina come esso pesi, rispetto al loro prodotto interno lordo, e quanto si sia modificato dinamicamente nel tempo. I dati del Giappone sono quelli che colpiscono di più. Considerato per tutti gli anni '70-'80 il dominatore dei mercati, con l'invasione prima di copie di prodotti occidentali e poi di...

26 Maggio 2015

La Germania è il cigno nero dell'Eurozona?

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Il commercio da e verso l'estero è un argomento sempre più discusso, specialmente da quando la crisi del 2008, ed il suo acuirsi in Europa nel 2011, ha spinto le imprese alla ricerca fuori dai confini di quei fatturati che vedevano sparire sul mercato interno, dove la domanda di beni e servizi continuava a calare. Ma, storicamente, quanto pesano sul Pil gli scambi con l'estero ? Analizziamo questi due grafici, dati diffusi dalla World Bank, dove confrontiamo l'Italia con la media mondiale, coi vari paesi costituenti l'Eurozona, con la Germania e con gli Stati Uniti e facciamo qualche considerazione sui dati che, come al solito,...

12 Maggio 2015

Emergenti minacce sul commercio internazionale

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Leggo incredulo gli ultimi dati sul commercio estero della Cina di aprile, stupito non tanto dal calo delle esportazioni, diminuite del 6,4% rispetto all'aprile 2014, persino migliorate rispetto al -15% marzo 2015/marzo 2014, ma da quello delle importazioni, sprofondate del 17,4% rispetto ad aprile 2014, persino peggio del -12% registrato a marzo 2015 rispetto a marzo 2014. Il crollo dell'import cinese più che compensa la forte regressione dell'export, sicché alla fine il saldo commerciale risulta positivo, per il mese considerato, per ben 201,21 miliardi di yuan, a fronte dei 18,16 di marzo. Mi stupisco ad osservare la Cina, ex...

30 Aprile 2015

Export, si può fare molto di più. Ecco come

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C’era una volta una grande economia perlopiù chiusa al commercio internazionale. Si chiamava… Stati Uniti d’America. Ebbene sì, nell’ormai lontano 1950, gli Usa importavano merci e servizi per un valore non superiore al 3% del loro Pil. Nel corso dei 65 anni che sono trascorsi da allora, attraverso una serie di accordi multilaterali nonché la partecipazione ai vari round Gatt/Wto, gli Stati Uniti si sono progressivamente trasformati in un’economa aperta, arrivando ad importare merci e servizi per un valore di circa il 15% del Pil, una misura che, a valori attuali, è maggiore dell’intero Pil italiano. Come è noto,...