Economia, un codice complesso che espone la lingua a errori e inganni


Nel 1994, Tullio De Mauro, in un proprio contributo all’interno dell’opera di Bocciarelli e Ciocca, Scrittori italiani di economia, ha affermato che l’indice di leggibilità dei testi di economia è il più basso tra quelli delle lingue specialistiche e settoriali. Comunemente, d’istinto, si cerca un colpevole, qualcuno che abbia artatamente oscurato la storia e i suoi intrecci, cosicché si additano entità occulte d’ogni genere e specie e si finisce col concentrarsi sul dato, ignorando o dimenticando il processo di formazione. Si badi bene che per formazione s’intende non già il modo in cui la notizia è stata divulgata, ma...