26 Ottobre 2016

Perché è più facile spendere per le pensioni che investire sui giovani

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Tra gli argomenti maggiormente divisivi legati allo schema di legge di bilancio presentato dal Governo, vi è l’iniqua ripartizione di risorse fra giovani e pensionati, fonte di recenti polemiche anche fra il presidente dell’INPS Tito Boeri e il ministro del Lavoro Giuliano Poletti. In attesa dei testi, i numeri presentati prevedono l’impiego di 7 miliardi nei prossimi tre anni per il pacchetto pensioni, a fronte di  700 milioni (fondi europei) per agevolare le assunzioni giovanili tramite sgravi contributivi e di 1 miliardo per scuola e università. Considerato che già la spesa pensionistica viaggia verso i 300 miliardi...

29 Luglio 2016

L’ascensore sociale è fermo. Non si riesce a salire neanche al primo piano

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In tutto il mondo cresce la quota delle persone non laureate escluse dal mondo del lavoro. Gli ultimi dati dell'OCSE ce lo confermano. Negli Stati Uniti solo un soggetto su sei con bassa scolarità riesce a trovare lavoro. Ne deriva un astio, un risentimento popolare che si riverbera ogni qual volta il cittadino è chiamato a votare. I movimenti anti-establishment ottengono risultati eclatanti. Chi governa perde per definizione. L'ascensore sociale si è bloccato, soprattutto per chi non ha forti competenze distintive. La trickle down theory portata avanti da Ronald Reagan si è rivelata un fake gigantesco. Secondo Arthur Laffer i...

23 Luglio 2016

Il grande rimescolamento globale del reddito

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Pubblichiamo un post di Branko Milanovic apparso su VoxEU.org. Gli effetti della globalizzazione sulle distribuzioni del reddito nei Paesi ricchi sono stati oggetto di numerosi studi. Questo articolo adotta un approccio differente, prendendo in esame l’evoluzione dei redditi a livello mondiale dal 1988 al 2008. Le persone collocate intorno alla mediana della distribuzione mondiale del reddito e quelle collocate nel percentile più alto hanno realizzato guadagni significativi in termini di reddito reale, mentre non è cresciuto per le persone collocate fra l’80° e l’85° percentile della distribuzione mondiale, un gruppo composto...

06 Luglio 2016

Fisco e multinazionali: il duello Ue-Usa tra aiuti di Stato e autolesionismo

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Difficile dire se si tratti di incapacità comunicativa dell’Unione Europea o di disattenzione dei media, ma stanno passando in sordina (salvo eccezioni) alcune battaglie di Bruxelles che – secondo i canoni di giudizio più diffusi nel nostro Paese – dovrebbero essere molto popolari. Mentre in passato le sanzioni della Commissione inflitte ad esempio a Microsoft ebbero una certa risonanza, la strategia attuale volta a combattere le evasioni/elusioni delle grandi multinazionali non sta riscuotendo lo stesso successo mediatico. Eppure l’argomento è molto importante, tanto da interessare i complessi rapporti strategici tra Usa e...

31 Maggio 2016

Non è un paese per la Garanzia Giovani. Cosa non va e da dove ripartire

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Non è un paese per vecchi” è un noto film dei fratelli Coen che ha conquistato gli Academy Awards otto anni fa. Il titolo è stato spesso riadattato alla situazione sociale dell’Unione Europea, alle prese con  un’alta disoccupazione giovanile, seppur con marcate differenze tra i vari Stati Membri. Tali differenze sono ad esempio affrontate in “No Country for Young People?”, un e-book edito dal sito VoxEU.org che affronta i “Youth Labour Market Problems in Europe”. Il testo suddivide alcuni Paesi europei in tre categorie sulla base dei risultati ottenuti nel contrasto alla disoccupazione giovanile: Top performers,...

12 Maggio 2016

Quando lo stimolo monetario si rivela un freno al credito (e non solo)

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Il tasso di interesse è ormai trattato come qualcosa di fastidioso, da eliminare se si vuole che le cose migliorino. Ci è stato insegnato che per stimolare l’economia le Banche Centrali devono abbattere i tassi manovrando quelli sotto diretto controllo: più basso costo dei fondi → sostenibilità dell’indebitamento per consumo, redditività dei business → maggior domanda di credito → banche invogliate ad assecondare la domanda data maggior sostenibilità e redditività. L’altra possibilità è riempire le banche di liquidità “costringendole” a prestare, così che l’incremento dell’offerta tiri giù i tassi di...

28 Aprile 2016

Le conseguenze di Brexit secondo l'Ocse: può fare male, ma anche molto male

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Poiché si avvicina la data del referendum (23 giugno, per chi non lo ricordasse) nel quale i britannici dovranno decidere se rimanere o uscire dall'Ue era del tutto logico aspettarsi la fioritura di analisi e studi dedicati a tratteggiare la fisionomia di un possibile giorno dopo. Ciò a dimostrazione che l'ipotesi Brexit spaventa molti almeno quanto ne incuriosisce altri. L'analisi più recente l'ha presentata pochi giorni fa l'Ocse rilasciando uno studio che prova a quantificare gli effetti dell'uscita dall'Ue per l'economia britannica e per le tasche dei cittadini, in un arco di tempo che si estende fino al 2020 e poi si allunga per...

22 Aprile 2016

Rebus pensione: la flessibilità in uscita può aiutare l'occupazione giovanile?

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Nel mondo anglosassone si parla di “lump of labour fallacy” per indicare l’errore comune di chi pensa che la forza lavoro in un’economia sia una componente fissa, invariabile. In estrema sintesi, un nuovo lavoratore entrerebbe nel mercato solo a seguito dell’uscita di un altro. È diffusa l’opinione, soprattutto tra politici e sindacati, secondo la quale l’età in cui si va in pensione abbia effetti diretti sull’occupazione giovanile: più alta è l’età pensionabile, maggiore sarà il tasso di disoccupazione giovanile. Tale opinione è molto popolare nell’attuale dibattito italiano e porta a “spingere” per forme...

31 Marzo 2016

Perché i voucher lavoro non sono il male assoluto e cosa c'è da fare per migliorarli

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Ho letto con estremo interesse il post di Marta Fana sui voucher apparso su questi pixel, così come avevo guardato con piacere una puntata di Report di qualche tempo fa dedicata ai crescenti numeri del fenomeno dei “buoni lavoro”. Come già illustrato, si tratta di uno strumento introdotto nel 2008 dal governo Prodi per cercare di regolarizzare rapporti di lavoro occasionali o saltuari che spesso finiscono nella piaga sociale del lavoro irregolare. A otto anni di distanza dalla loro introduzione, i cinque Governi che si sono avvicendati nel tempo hanno allargato notevolmente la platea degli interessati, penetrando interi settori...

12 Marzo 2016

Made in Italy in svendita: bufala o realtà? Parte seconda

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Avete mai voluto sapere quali Paesi investono da noi e in quali Paesi esteri investono gli imprenditori italiani? Il nostro viaggio nel mito del “Made in Italy in Svendita” continua, stavolta spulciando i dati degli IDE, di cui abbiamo iniziato a parlare nello scorso post. Come avevo detto gli IDE sono gli investimenti diretti esteri, cioè quote di aziende pari o superiori al 10% del capitale che sono di proprietà di residenti esteri (persone fisiche o società). Ho fatto la puntualizzazione “persone fisiche o società” perché appunto se una società che ha residenza fiscale in Lussemburgo, o in Olanda, o in Irlanda, o nel...