Econopoly


Numeri idee progetti per il futuro

29 Giugno 2018

Uscire dall'euro servirebbe ancora? Ecco cosa ci dice la competitività di prezzo

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Esiste una narrativa fondamentale intorno alla quale si sono costruite la maggior parte delle critiche alla permanenza dell’Italia nell’euro. Questa narrativa si riferisce al fatto che l’introduzione dell’euro, impedendo alla nostra economia di svalutare la lira, e/o di rivalutare il marco tedesco, ha determinato squilibri nei conti esteri dell’Italia e degli altri Paesi aderenti all’euro. Squilibri commerciali che poi sono stati alla base della crisi dell’eurozona del 2010/2012. Superare la moneta unica, reintroducendo le valute nazionali, favorirebbe l’azione riequilibratrice dei mercati e quindi la ricomposizione degli...

28 Giugno 2018

Ma quale Brexit, ecco come una frenata cinese rischia di far male al Pil inglese

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Chi teme gli esiti della Brexit sull’economia britannica, si stupirà osservando quanto potrebbe nuocere a Londra uno slump di quella cinese, peraltro ormai quotidianamente bersagliata da Trump, che con ogni probabilità neanche sospetta che rischia di danneggiare il Regno Unito (UK) con le sue politiche anti cinesi. I pericoli di contagio che l'economia britannica può subire da quella cinese  sono bene illustrati nell’ultimo bollettino trimestrale della Bank of England dove si osserva che la Cina è stata protagonista di un boom creditizio che si è connotato per essere uno dei “più ampi e duraturi mai osservati”....

27 Giugno 2018

Derivati = il male? Ecco come il linguaggio sfrutta ignoranza e carenze di identità

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Dire che i derivati sono il male della finanza equivale a dire che la frutta fa bene ed è gustosa, ma la macedonia è dannosa e disgustosa. Non a caso, s’è diffusa presto la notizia secondo cui il loro valore in circolazione supererebbe abbondantemente i 500 trilioni di dollari. Il modo in cui si ‘si dice’ qualcosa determina sia il gradimento sociale della sortita linguistica sia il successo di chi parla o scrive o fa ciecamente e biecamente propaganda. Non a caso, se consultiamo la Banca dei Regolamenti Internazionali, ci rendiamo conto che l’esame della realtà cambia significativamente. La cifra di 500 trilioni che abbiamo...

26 Giugno 2018

Brexit a una svolta. Ecco i passaggi più delicati per l’economia

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Pubblichiamo un post di Mario Angiolillo, direttore dell’Osservatorio Relazioni EU-UK-USA di The Smart Institute. Esperto di tematiche geopolitiche e di relazioni internazionali, svolge attività di advisory per diverse società con particolare riferimento agli impatti e alle opportunità offerte da Brexit - La riunione del Consiglio Europeo del 28-29 giugno rappresenta uno step essenziale, seppur ancora non decisivo, del percorso che porterà nel marzo 2019 all’uscita del Regno Unito dall’Unione Europea, avendo all’ordine del giorno il completamento della discussione sull’accordo di recesso ai sensi dell’art. 50 del trattato...

25 Giugno 2018

Milan, e se fosse il momento di un crowdfunding?

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In un post del dicembre scorso, ipotizzavo che il “caso Milan” potesse essere un modello, e  diventare famoso, ma “per fare il contrario”; ne sono seguite molte polemiche, siamo stati attaccati da molti tifosi milanisti, mentre molti altri erano sostanzialmente d’accordo nel riconoscere i tanti errori commessi nel costruire questa operazione di acquisizione e rilancio del glorioso Club rossonero, in crisi di risultati negli ultimi anni di gestione berlusconiana. Dopo solo sei mesi, la situazione sembra esserci complicata ancora di più: un groviglio di problematiche che pare inestricabile e che sembra pervadere ogni livello...

25 Giugno 2018

Dieci anni dopo la crisi del debito i debiti sono aumentati

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Dieci anni sono passati da quel drammatico 2008 che segnò la fine di un’epoca e proiettò sul mondo l’ombra inquietante di una seconda Grande Depressione peggiore persino della prima. Abbiamo avuto in cambio una Grande Crisi Finanziaria (GCF), come ci ricorda la Banca dei regolamenti internazionali di Basilea (Bri o BIS) nella sua ultima relazione annuale. E dobbiamo pure farcela piacere, consolandoci con l’idea che avremmo potuto uscirne assai più malconci, e senza badare al conto, che è stato salatissimo. Perché l’esito più eclatante della GCF, nata e cresciuta e poi esplosa a causa del livello elevato dei debiti (privati),...

24 Giugno 2018

La diversità, le migrazioni e il ritorno economico per le aziende e per noi stessi

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Premessa

Viviamo in un'epoca buia della nostra storia, nella quale si chiudono i porti ai migranti, si separano forzatamente i bambini dai propri genitori, si vogliono censire le diverse etnie, si discriminano le unioni che non siano eterosessuali. Probabilmente è necessario ripartire dalle basi, uscendo dalla propaganda politica che sta prendendo il sopravvento contro l'umanità stessa. Dobbiamo rivedere il concetto stesso di diversità, nelle aziende e nella vita di tutti i giorni, rischiando anche di ribadire l'ovvio, perché evidentemente così non è: in un mondo civile ed evoluto, l'articolo che segue non avrebbe senso.

I...

22 Giugno 2018

È ora di trattare la mafia come un’impresa a tutti gli effetti. Ecco perché

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Ben vengano gli arresti e le condanne, le onorificenze e i cortei di piazza, le fiaccolate e le grida di scandalo, ma non si pensi che siano soluzioni! La criminalità organizzata resiste a tutto questo perché non è semplicemente un difetto della società civile; essa, diversamente, ne è parte attiva, come fosse un suo elemento, una sua componente antropologica ed economica. Già Falcone, non a caso, esortava spesso i propri interlocutori a prenderne in considerazione gli interessi economici quali punti nevralgici da colpire, evitando il giustizialismo spettacolare e, di fatto, improduttivo. A ventisei anni dalla sua morte, sembra...

21 Giugno 2018

L'Italia scelga: Milano o Roma, apertura o chiusura, merito o arretratezza

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Oh Milano, sono contento che ci sei. Vincenzo dice che sei fredda, frenetica senza pietà ma è cretino e poi vive a Roma, che ne sa? Alberto Fortis, "Milano e Vincenzo" Nei giorni scorsi è stato presentato a Milano il rapporto della Banca d’Italia sull’economia della Lombardia. Mentre il direttore della sede milanese Giuseppe Sopranzetti illustrava i buoni dati del 2018 e spiegava le ragioni della vivacità della congiuntura - a fronte del contesto politico nazionale che stiamo vivendo - mi sono chiesto se Milano non stesse vivendo un mondo a parte, una storia a sé, ben diversa da quella italiana. A Milano l’economia va (molto...

20 Giugno 2018

Smart working, l'Italia arranca. E gli uomini superano le donne

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La percentuale di lavoratori occupati tra i 15 e i 64 anni nell'Unione europea (Ue) che solitamente non lavorano in ufficio ma utilizzano la casa o altre postazioni è stata in media pari al 5% nel 2017. Lo ha certificato Eurostat. La percentuale più alta è stata registrata nei Paesi Bassi (13,7%), seguiti da Lussemburgo (12,7%) e Finlandia ( 12,3%). Fanalini di coda Bulgaria (0,3%) e Romania (0,4%). Lavorare da casa è risultato leggermente più comune nell'eurozona (5,7% degli occupati) rispetto all'intera Ue. L'Italia? Da noi esiste una legge, la 81/2017, che regolamenta il cosiddetto lavoro agile o smart working, ma siamo ben sotto...