Pubblichiamo un post di Silvia Merler e Pia Hüttl, entrambe affiliate fellow del think tank Bruegel, specializzato in politica economica europea -
“Nebbia nel Canale della Manica: il Continente è isolato”. Così titolava un noto giornale britannico negli anni Cinquanta, e questo sentimento è diventato recentemente un simbolo dell’atteggiamento del Regno Unito nei confronti dell’Unione Europea. L’idea di fondo è che sia il “continente” ad avere bisogno del Regno Unito, piuttosto che il contrario. Questa convinzione potrebbe essere messa alla prova se la maggioranza dei cittadini britannici votassero in giugno a favore...
Pubblichiamo un post di Alessandro Notarbartolo, fondatore (2013) del social network Tabbid.com, piattaforma in crescita nel mercato dei microlavori. Alessandro vive a Milano e ha da sempre la passione per il mondo social e con il tempo ha acquisito gli skill necessari approfondendo le sue competenze in Marketing ed Economia europea presso l’Università Statale -
La discussione pubblica che tanto si auspicava sulla proposta di legge della Sharing Economy italiana è ormai partita. In rete molti sono gli articoli e i pareri di chi da un lato la promuove come estremamente positiva mentre dall’altro come un ennesimo intervento dello...
Pubblichiamo un post di Andrea Festa, dottore di ricerca in economia e funzionario dell'Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, autore di pubblicazioni su tematiche di economia e politica fiscale. Collabora con lavoce.info e nelMerito. È inoltre autore dei romanzi La calunnia (2014), Giudizi universali (2008) e del racconto Il futuro alle spalle (2005). Le opinioni espresse in questo articolo sono quelle dell’autore e non impegnano l’Amministrazione di appartenenza -
Nell’ambito dei negoziati sul TTIP, la previsione di un meccanismo di protezione degli investimenti (ISDS) ha destato obiezioni tali da spingere la Commissione europea...
Una delle regole fondamentali della finanza è che a maggior rischio deve corrispondere maggior rendimento e viceversa (anche se un oggettivo prezzo del rischio non esiste). Finché tutto va bene, nessuno si preoccupa. Quando le cose vanno male, ad esempio quando una banca “salta”, chi ci rimette i soldi comincia a riflettere se il gioco sia valso la candela. Non a caso qualcuno ha rifiutato di sentirsi chiamato “speculatore” per aver sottoscritto un subordinato di Banca Etruria che rendeva il 2%. Bene, siamo certi che il rischio di certi prodotti non sia adeguatamente compensato? E se è così, la colpa è solo dell'emittente e...
Le più importanti istituzioni sovranazionali, come il Fondo Monetario Internazionale, sono concordi nel registrare un aumento globale del rischio geopolitico nei prossimi 12 mesi. Considerando la crescente situazione di crisi in Medio Oriente, l’incertezza sull’economia americana, le posizioni bellicose della Russia e la crisi d’identità della Cina, l’Europa avrebbe l’occasione di guadagnarsi il ruolo di super-potenza e punto di riferimento in un mondo di incertezze. E invece no. Oggi in Europa si parla di Brexit con riferimento al “rischio” di uscita del Regno Unito dall’Unione Europea a seguito del referendum indetto...
La lettera spedita al Governo italiano dalla Commissione Europea ci riporta alla terribile estate del 2011, quando fu la Banca Centrale Europea – guidata allora dal francese Jean-Claude Trichet – a scrivere una dura missiva al presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, incapace allora di prendere le contromisure contro la crisi di fiducia sul debito pubblico.
Berlusconi - tradito dalla sua maggioranza e sfiduciato giustamente dai mercati finanziari - fu poi costretto a dimettersi nelle mani del presidente Giorgio Napolitano nel novembre dello stesso anno. Re Giorgio non perse tempo e diede l’incarico a Mario Monti, il quale...
Avete mai voluto sapere quali Paesi investono da noi e in quali Paesi esteri investono gli imprenditori italiani? Il nostro viaggio nel mito del “Made in Italy in Svendita” continua, stavolta spulciando i dati degli IDE, di cui abbiamo iniziato a parlare nello scorso post.
Come avevo detto gli IDE sono gli investimenti diretti esteri, cioè quote di aziende pari o superiori al 10% del capitale che sono di proprietà di residenti esteri (persone fisiche o società). Ho fatto la puntualizzazione “persone fisiche o società” perché appunto se una società che ha residenza fiscale in Lussemburgo, o in Olanda, o in Irlanda, o nel...
Quando si parla di case il dibattito si accende facilmente. Non fa eccezione il recepimento della Direttiva UE 2014/17 che fissa alcuni principi generali che gli Stati membri sono tenuti ad adottare in materia di mutui.
La Direttiva contiene molte misure poste a tutela dei consumatori che si trovano a stipulare contratti di mutuo, soprattutto in termini di trasparenza delle operazioni e di protezione del contraente debole. Ma le polemiche delle ultime settimane sono legate all’articolo 28 della Direttiva, il quale al comma 4 prevede che: “Gli Stati membri non impediscono alle parti di un contratto di credito di convenire...
Poiché la Bce ha portato a un livello ancora più negativo il tasso sui depositi delle riserve bancarie, nel disperato tentativo di stimolare un'economia sostanzialmente depressa, è estremamente interessante leggere un’analisi, contenuta nell’ultima quarterly review della Bis ("How have central banks implemented negative policy rates?"), la Banca dei regolamenti internazionali nota anche come banca delle banche centrali, dove gli autori osservano le conseguenze della decisione che quattro banche centrali hanno adottato di portare a zero i tassi ufficiali, osservando prima il mercato monetario e poi la struttura dei tassi...
Era aprile 2011 quando con un articolo pubblicato su Project Syndicate l’economista tedesco Hans-Werner Sinn, presidente dell’istituto IFO di Monaco di Baveria, accese i riflettori sul singolare funzionamento del sistema di pagamenti interbancari della zona euro, il sistema TARGET2, che da novembre 2007 aveva sostituito il sistema TARGET entrato in funzione nel 1999 con la costituzione dell’Unione Monetaria Europea. Il professor Sinn sosteneva che si stava segretamente realizzando un bail-out mascherato delle economie periferiche, le quali, sottoposte a progressive fughe di capitali, stavano così registrando una crescita del saldo...