La logistica cresce in Europa, in Italia ha bisogno di cure: ecco quali

scritto da il 23 Aprile 2024

Post di Martina Castoldi, cofondatrice di Tiaki Logistics

Si stima che il mercato del trasporto merci e della logistica in Europa possa chiudere il 2024 con un fatturato poco superiore ai 1000 miliardi di dollari, per poi superare i 1200 miliardi nel 2029 con un tasso composito di crescita annuale nei 5 anni pari al +4,11%. Secondo il report di Mordorintelligence.com il mercato europeo dei trasporti e della logistica è dominato da paesi come Germania, Francia, Italia, Spagna e Regno Unito. Il governo tedesco ha recentemente allocato un fondo di 530 milioni di euro (578 milioni di dollari) per migliorare i ponti lungo la rete. Le tariffe di trasporto hanno anche registrato un aumento in Europa a causa dell’inflazione, della debolezza della domanda e della guerra in Ucraina.

I numeri in crescita non devono però far dimenticare i punti deboli di un settore che nel 2023 ha registrato circa 1,7 miliardi di euro di capitali investiti, 40% in meno rispetto al 2022. Nonostante la flessione la logistica si trova a giocare un ruolo chiave per l’economia e le persone sebbene, come confermato dalle molte notizie che circolano sulla stampa, non sempre ciò avviene tramite l’utilizzo di strumenti e prassi genuine nell’ambito di filiere produttive sempre più lunghe tramite il ricorso a esternalizzazioni.

Gli strumenti per curare il settore

Da inizio marzo 2024 il Governo ha messo in campo un’ulteriore stretta inasprendo le sanzioni penali per la somministrazione illecita di manodopera (d.l. n. 19 del 2 marzo 2024). L’intento è quello di garantire maggiore protezione ai lavoratori e una concorrenza leale tra le imprese. La somministrazione di manodopera se effettuata da parte di soggetti non autorizzati, come ad esempio con pseudo-appalti o distacchi fittizi, è punita con l’arresto fino a un mese o in alternativa con un’ammenda di 60 euro per ogni lavoratore e per ogni giornata di lavoro. Sanzione che riguarda tanto il somministratore non autorizzato quanto l’utilizzatore.

La logistica cerca di contrastare questa problematica anche grazie a strumenti come la prima piattaforma che promuove lo sviluppo sostenibile dell’intera filiera in ottica ambientale, sociale e di governance creata su impulso di Assologistica. Lo scopo del nostro progetto è quello di promuovere regolarità e sostenibilità lungo l’intera filiera e ora s’ingrandisce grazie all’ingresso di ADAPT: grazie a questa collaborazione sarà possibile offrire una valutazione sulla genuinità degli appalti e dare maggiori certezze sui contratti stipulati. 

Le sfide della logistica

Sebbene il nostro settore abbia compiuto progressi significativi nelle soluzioni di efficientamento energetico e diminuzione dell’impatto ambientale, abbiamo ancora molte sfide davanti a noi. Bisogna affrontare il problema della carenza di manodopera con le aziende che devono investire nella formazione e nello sviluppo delle competenze del personale per attirare e trattenere i migliori talenti. A questo si arriva anche grazie al rispetto della genuinità delle esternalizzazioni: dalla gestione di contratti di appalto e subappalto genuini, al rispetto della normativa antinfortunistica, fino al controllo dei corretti adempimenti da parte di appaltatori e subappaltatori verso i lavoratori impiegati nell’appalto.

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Immagine di Mika Baumeister per Unsplash

Anche il boom dell’e-commerce con le consegne a domicilio in continuo aumento risulta una sfida per la logistica dell’ultimo miglio. Va poi tenuta alta l’attenzione attorno alla sicurezza informatica ed è anche giusto spingere su innovazione e tecnologia con l’intelligenza artificiale che può diventare fondamentale nella pianificazione e nella gestione delle scorte. Ma ciò deve essere fatto nel rispetto della normativa di riferimento e coniugando tale esigenza di sviluppo con la genuinità di eventuali appalti e subappalti presenti.