Come l’automazione può aiutare a sconfiggere le grandi dimissioni

scritto da il 23 Novembre 2022

Post di Davide Salmistraro, Country Manager Soldo in Italia – 

Sulla scia della pandemia COVID-19, un numero record di lavoratori sta abbandonando il proprio posto di lavoro in Europa e negli Stati Uniti e la sfida è oramai quella di trovare modi innovativi per attrarre nuovo personale e trattenere i migliori talenti. L’automazione è un modo importante, ma spesso trascurato, per rendere il lavoro più gratificante, liberare i dipendenti da impegni gravosi per concentrarsi su mansioni ad alto valore aggiunto e incoraggiarli a rimanere, più soddisfatti, nel loro ruolo attuale. E questo è particolarmente vero per i dipartimenti di Finanza & Controllo e Amministrazione. L’indagine CFO Insights del 4Q21 riporta che la stragrande maggioranza (92%) dei CFO vuole incorporare tecnologie e automazione nelle operazioni delle proprie organizzazioni.

Le diverse esigenze dei professionisti

I benefici che i professionisti cercano stanno cambiando: stabilità e salario fisso vengono sostituiti dalla flessibilità, da un buon equilibrio tra lavoro e vita privata e da modelli di lavoro ibridi che favoriscano il benessere individuale. I candidati cercano sempre più rispetto, responsabilità e la sensazione che il loro lavoro e il loro tempo siano apprezzati. Compiti ripetitivi e noiose attività amministrative possono far sentire poco appaganti e frustranti anche i ruoli lavorativi più promettenti e ancora troppo spesso le ambizioni aziendali di innovazione, responsabilizzazione o collaborazione vengono deluse dall’esperienza quotidiana di processi manuali che richiedono molto tempo come inserimento di dati poco stimolante o riconciliazioni interminabili.

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Automazione, ecco la risposta

La differenza di esperienza se si sostituissero le lunghe note spese con un paio di semplici click, le infinite ricevute con una rapida foto in un’app o se si dotassero le persone di carte carburante smart invece di chiedere un anticipo di cassa è completamente diversa: l’automazione delle spese aziendali migliora la realtà quotidiana dei dipendenti e libera le persone dal lavoro per cui sono state assunte, dando loro un motivo credibile, e gratificante, per svolgere il proprio ruolo.

Una soluzione di dialogo con i principali software di contabilità. Che consente di passare dall’elaborazione delle note spese ad analisi di alto livello. Analisi che aggiungano valore, liberando tempo per ulteriori corsi di formazione, mentoring o altro ancora. Dati aggiornati in tempo reale e capacità di reportistica. Così i contributi dei reparti amministrativi diventano ancora più preziosi e, in un clima di rapida evoluzione come quello degli ultimi anni, un vero vantaggio competitivo. In termini reali, traducendosi nella differenza tra sopravvivere e prosperare.

Ruoli più coinvolgenti significano che i migliori talenti sono più impegnati. Quando le persone credono che un’azienda investa su di loro, è più probabile che rimangano. E l’azienda beneficia di team amministrativi più qualificati.

Automazione e lavorare in modo più flessibile

L’automazione della spesa consente anche di lavorare in modo più flessibile. Questa è la grande attrattiva per i dipendenti. E sempre più una conditio sine qua non per chi cerca un nuovo ruolo. Automatizzare il processo generando carte virtuali una tantum abilita i dipendenti a fare acquisti online in modo rapido e sicuro per gli articoli pre-approvati, come una sedia ergonomica per l’ufficio in smart working o un pc portatile o un doppio monitor, eliminando la burocrazia e le lunghe attese. Per i datori di lavoro, gestire manualmente le spese per il personale in luoghi diversi, o addirittura in Paesi diversi, comporta inevitabilmente una spirale amministrativa. Grazie all’automazione dei processi è possibile rispecchiare l’impostazione della struttura aziendale esistente. Nonché impostare autorizzazioni diverse per individui o progetti. In questo modo, la gestione delle spese in diversi Paesi, valute o team remoti è rapida e flessibile.

Il ruolo di Millennial e Gen Z

La Grande Dimissione (Great Resignation) è in gran parte guidata dai lavoratori Millennial e Gen Z, che sono più propensi a cambiare lavoro rispetto ai Gen X o ai Baby Boomers: una recente indagine di Forbes sottolinea quanto per loro sia fondamentale scegliere aziende che abbiano valori in linea con i loro.

I valori aziendali di innovazione, collaborazione e valorizzazione dei dipendenti possono attrarre nuovi assunti. I processi obsoleti e cartacei li frustrano. Inoltre, i dipendenti hanno sempre più bisogno di sentirsi apprezzati e delegare la gestione delle spese o del budget crea molta fiducia in loro.