Una settimana di Econopoly (quella del pasticcio sul decreto per Genova)

scritto da il 16 Settembre 2018

A un mese dal disastro che ha provocato la morte di 43 persone e gettato nel caos una città abbiamo un decreto che manca di tutti gli elementi essenziali per prendere delle decisioni su Genova. È una sconfitta, grave, per il Governo autoproclamatosi del cambiamento. Finora di cambiamento c’è stato solo quello al vertice della Consob (il successore di Mario Nava, però, non si sa ancora chi possa essere. O forse sì?), la cui presidenza è stata decapitata senza riguardo per la competenza del malcapitato. Un altro cambiamento potrebbe essere quello del ministro Tria se non ci sarà intesa sulla Legge di Bilancio. Cambiamento deteriore, quindi, di quelli che non portano nulla di buono, se non incertezza e molte parole. Ne ha parlato anche Mario Draghi giovedì nella tradizionale conferenza stampa che segue il meeting del board della Banca centrale europea. “Le parole fanno danni, i tassi sono saliti per famiglie e imprese”, ha detto. Vedremo nella settimana che va a cominciare se oltre alle parole e alle comparsate in tv (anche oggi, con il ministro Salvini a Domenica Live, su Canale 5) cominceranno ad arrivare i fatti.

Ed è un fatto, come ha scritto Maurizio Sgroi nel pezzo più letto della settimana su Econopoly, che le casalinghe abbiano regalato all’Italia in un solo anno 20 miliardi di ore di lavoro, rigorosamente non retribuito. Un resoconto puntuale, nello stile dell’autore, e una proposta che – a pensarci bene – non potevano passare inosservati. Ecco, parte da qui la serie dei post da leggere e rileggere.

Invece del reddito di cittadinanza serve un reddito alle madri casalinghe

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A seguire un post di Francesco Bruno che ha fatto molto discutere sui social. Oggetto, un’altra scelta ancora non concretizzata del Governo del cambiamento: la riforma della pensioni. Sarà varata o no la fatidica quota 100? E, così facendo, si sarà andati incontro ai bisogni del Paese o a quelli di una parte che, badando solo ai propri interessi e non al futuro di tutti e dei giovani in particolare, vota per una forza che ha compiuto un grosso balzo nel consenso alle ultime elezioni?

Pensioni a quota 100: si può evitare un’altra manovra contro i giovani di oggi e di domani?

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Ed ecco gli altri post più letti questa settimana:

Non solo plusvalenze. Guida smart ai bilanci delle società di calcio – di Alessandro Guerani

Il merito, dove esiste, è l’unica via seria per la mobilità sociale – di Beniamino Piccone

Perché la rivoluzione tech più importante del secolo non è uno schema Ponzi – di  Claudio Parrinello

Starbucks a Milano. Sicuri che possiamo parlare di “globalismo”? – di Leonardo Dorini e Stefania Romani

Chiusura domenicale dei negozi: a chi giova? – di Marco D’Egidio

Una proposta a Tria per riformare l’Irpef – di Tortuga

Contrastare la corruzione? Si può fare se… – di Giuliano Bastianello

Evviva il conflitto (se gestito bene)! – di Luca Foresti

 

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